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Lomenie de Brienne, Etienne Charles De.

Cardinale e uomo politico francese. Dopo aver ceduto i diritti di progenitura a suo fratello, entrò negli ordini religiosi con l'idea di far fortuna per mezzo della Chiesa. Nominato vescovo, intrigò in campo politico ottenendo, con la protezione della regina e della corte, la carica di capo del consiglio di finanza. La sua amministrazione sollevò il malcontento generale e il Parlamento gli si schierò contro apertamente. Comunque L. ottenne di essere nominato arcivescovo e abate di Corbie con notevoli prebende. Ottenne per il fratello il portafoglio del ministero della Guerra. Anche questo provvedimento suscitò violentissime opposizioni: il popolo minacciò una sommossa. Dopo aver dilapidato a suo favore le casse dello Stato, si fece nominare cardinale e venne in Italia, dove dimorò circa due anni. Tornò in Francia per prestare giuramento alla costituzione civile e assumere il posto di vescovo costituzionale dell'Ionne. Il papa lo costrinse allora a rinunciare al cardinalato. Arrestato come antirivoluzionario, morì forse suicida (Parigi 1727 - Sens 1794).